La storia dell’associazione Dottor Clown la fanno i bambini. La scrivono ogni giorno con i loro sorrisi, le loro domande e le letterine. Con i loro dubbi e le paure, con le richieste (delle più assurde e divertenti) e i loro sogni. Sono i più piccoli che insegnano ai clown cosa deve fare un clown.
Questa storia nasce nel 2003, quando alcuni medici e infermieri dell’ospedale di Riccione decidono di offrire un servizio volontario in più: donare un sorriso ai bambini in corsia. Vivendo ogni giorno a contatto con realtà disagiate, capiscono quanto sia difficile riuscire a strapparne anche uno piccolissimo, talvolta un accenno. Ma intuiscono quanto sia importante impegnarsi anche solo per quell’accenno, quel dettaglio impercettibile. Da lì iniziano ad approfondire le proprie conoscenze sulla clownterapia e a metterle in pratica negli orari extra lavorativi.
Comprano i nasi rossi e gli abiti colorati, e in modo un po’ goffo ma pieno di energia iniziano a intrattenere i bambini con giocattoli, palloncini e piccole scene di recitazione. I primi tempi sono durissimi, perché non si diventa clown dal giorno alla notte. Serve impegno, studio e sacrificio. Si impara a fare animaletti e fiori, giochi e cuori con i palloncini e si affrontano con amore le situazioni drammatiche. È necessario sapere esattamente quello che si fa, trovare le parole giuste al momento giusto, stare zitti quando le parole sono superflue e divertire per tutto il resto del tempo. Bisogna saper ascoltare e rispondere, sia ai bambini che ai loro genitori.
Per questo motivo i clown devono affrontare lunghi periodi di preparazione, confrontarsi spesso e trovare continuamente cose nuove. Durante tutti questi anni di attività aumentano non solo le ore in corsia, ma anche l’appoggio delle famiglie e la felicità dei bambini. Aumentano gli amici (soprattutto quelli piccolissimi), le conoscenze sulla clownterapia, il numero di clown attivi, oggi 65, e le persone che aiutano l’associazione dall’esterno.
La squadra di Dottor Clown oggi vanta sia medici e infermieri, sia persone che provengono da differenti mondi professionali e realtà familiari, di diverse età, tutte unite dalla voglia di indossare il buonumore e il naso rosso per scendere in corsia e divertire, intrattenere e donare quel sorriso dai poderosi poteri curativi.